Illegalmente insieme

CIRSES
Tipologia
fascicolo o altra unità complessa
Consistenza
2 docx
Datazione
Data (da):
07/02/2003
Data (a):
07/02/2003
Data (testuale):
2003 febbraio 7 - 2003 febbraio 7
Segnature
Segnatura:
AA_21_04
Identificativo di origine
cirses_units_925
Titolo
Illegalmente insieme
Tipologia titolo
originale
Contenuto
Discorso di Francesca Marceca, ex Presidente A.Ge.D.O. Palermo, in occasione di "Illegalmente Insieme": "Riconoscimento sociale L'AGeDO PA, associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali, ha ritenuto importante concorrere a promuovere questa iniziativa, poichè ritiene che il riconoscimento sociale dei legami d'amore sia un diritto che competa ad ogni persona. I genitori si sentono coinvolti in questo dibattito, poichè percepiscono e soffrono in modo diretto e continuo la disparità di diritti e opportunità offerte ai propri figli omosessuali. Ogni genitore sa che ciascun figlio ha un suo modo originale di “essere” e che questa unicità non si realizza in solitudine ma in rapporto con gli altri, dove trova spazio ed espressione la costruzione serena dell'identità. E la serenità dei nostri figli è una cosa che ci sta molto a cuore. L'importanza dell'uguale riconoscimento sociale della persona nella sua specificità e libertà è fondamento di una società democratica che miri all'uguaglianza sostanziale dei suoi membri mentre la sua negazione è fonte di umiliazione, emarginazione, oppressione per chi la subisce. Diventa, allora importante rispettare le persone nella loro individualità, ma anche nelle loro relazioni sociali e affettive. Se nella vita, ci accade di scoprire che alcune cose desiderate divengono possibili solo in relazione alla persona amata, questa diventa parte di noi, della nostra identità e delle nostre interrelazioni sociali, e riteniamo sia giusto potere condividere la nostra vita con questa persona avendo riconosciuti diritti e doveri, visibilità in quanto coppia e rispetto. Non si può rimanere indifferenti davanti alla negazione di questa possibilità per una parte di cittadini, poichè i diritti che oggi vengono negati alle persone in quanto omosessuali potrebbero, un domani, essere negati a chiunque di noi. Noi genitori chiediamo che le unioni tra persone dello stesso sesso trovino il riconoscimento della società civile. Ciò aiuterebbe le persone omosessuali a vivere più serenamente le proprie relazioni sociali ed affettive, offrendo maggiori spazi di progettualità e speranze per il futuro. Aiuterebbe, altresì, tutti quei genitori che non riescono a rimuovere, con le loro sole forze, stereotipi e pregiudizi antichi che oscurano le menti e sovrappongono un'immagine avvilente dell'identità omosessuale a quella del figlio reale: sentimenti negativi di rifiuto, sofferenza, paura per il futuro deteriorano i rapporti d'affetto, in un rincorrersi di reciproche accuse che spesso disgregano tutto il nucleo familiare. Il riconoscimento sociale renderebbe più facile ai genitori comprendere, accettare, condividere. L' impegno per cambiare deve avere luogo sia nelle famiglie, sia nella società che istituzionalmente è ancora luogo dell'eterosessualità dichiarata, riconosciuta, implicita, forzata. Ma la società si muove, e alla famiglia tradizionale, si affiancano oggi nuove realtà: famiglie di fatto, coppie omosessuali, convivenze di solidarietà tra persone non necessariamente legate da vincoli di natura affettiva, e tutte queste realtà danno nuova e più variegata struttura alla nostra società. L'impressione che se ne ricava è di una società reale che muta a ritmo sempre più veloce, ma che spesso non trova risposte adeguate nelle istituzioni. Noi genitori non vogliamo pronunciarci in merito alle varie proposte di legge oggi in parlamento, ma invitiamo i legislatori a concordare la migliore proposta possibile, che riconosca uguale dignità alle coppie formate da persone dello stesso sesso, e offra ad ogni cittadino uguale ventaglio di possibilità".
Discorso illegalmente insieme 7-2-2003.pdf