Festa del volontariato: Raccontiamoci

CIRSES
Tipologia
fascicolo o altra unità complessa
Consistenza
documenti ufficiali: 3 docx, poster brochure e striscione: 2 jpg, 2 foto del murales: 2 jpg,
Datazione
Data (da):
04/10/2008
Data (a):
04/10/2008
Data (testuale):
2008 ottobre 4 - 2008 ottobre 4
Segnature
Segnatura:
AA_21_22
Identificativo di origine
cirses_units_941
Titolo
Festa del volontariato: Raccontiamoci
Tipologia titolo
originale
Contenuto
"PROGETTO RACCONTIAMOCI: Diverse associazioni di volontariato, in collaborazione con il CESVOP, hanno costituito una rete articolata in base a vari tavoli tematici (tavolo minori, tavolo anziani, tavolo famiglie etc). Il progetto “Raccontiamoci” nasce dall’elaborazione condivisa del Tavolo Minori. Il suddetto tavolo tematico raggruppava otto associazioni situate nel territorio di Palermo e provincia, che in modi diversi coinvolgono i minori in quanto fruitori o gruppi sensibili e partecipi alla vita associativa. In seguito ad una attenta e dettagliata lettura del Piano di Zona distrettuale, era emerso che il documento conteneva pochissimi dati relativi ai minori e che, quindi, veniva dato poco spazio ad un’analisi dei loro bisogni. Le associazioni di volontariato del “Tavolo Minori” hanno pertanto realizzato un progetto che favorisse lo scambio di buone prassi e la creazione di sinergie, per potere meglio affrontare i bisogni poco “attenzionati” dei minori. Le associazioni percepivano l'esigenza di interfacciarsi per dare un senso comune al loro lavoro ed alle attività svolte singolarmente. La rete del progetto “Raccontiamoci” si è costituita a partire da un percorso di progettazione partecipata e ha coinvolto le seguenti associazioni: Laboratorio Zen Insieme; Ass. Il Mantello; AGEDO; Emergenza Sud; AFIPRES; GVV via Noce; Quelli della Rosa Gialla; Il Quartiere di Monreale; Arteinsieme; VIP Palermo. Scopi del progetto : richiamare l’attenzione sulla questione dei Minori a Palermo; creare sinergie e attivare percorsi di rete e scambio di buone prassi tra le organizzazioni di volontariato che si occupano di questo settore; far conoscere il mondo del volontariato ai cittadini per stimolarne il senso di appartenenza e di responsabilità rispetto al proprio territorio, sollecitando alla solidarietà e alla pratica del volontariato. L’innovazione del progetto consisteva nell’avviare la fase di conoscenza tra le organizzazioni di volontariato tramite il racconto che di esse avrebbero fatto i ragazzi/e che partecipavano alle attività delle stesse. Le associazioni di volontariato hanno potuto contare sulla partecipazione di un elevato numero di ragazzi motivati ed entusiasti, sintomo di una necessità sociale di aggregazione a cui le stesse possono dare spazio. La metodologia utilizzata per coinvolgere i giovani ha previsto un'ampia varietà di stimoli al fine di dare vita a prodotti espressivi originali. I giovani hanno saputo presentare la “mission” delle associazioni con le quali erano a contatto in modo efficace ed emotivamente coinvolgente tramite diverse forme di comunicazione artistica : teatro, musica, pittura, mimica, scrittura etc… Le organizzazioni sono state proposte alla cittadinanza con una manifestazione di promozione del volontariato aperta alla città: “ La Giornata dei Ragazzi e delle Ragazze” in cui sono state mostrate le creazioni artistiche elaborate dai giovani. Gli spettacoli e le opere creative realizzate dai giovani sono state tutte di forte impatto visivo e hanno offerto ai fruitori un punto di vista interessante sul volontariato. La manifestazione si è svolta in uno spazio pubblico e centrale (via dello Spezio, alle spalle del teatro Politeama) utilizzando anche il salone-teatro messo a disposizione dalla Chiesa Valdese; il luogo scelto ha offerto un buon livello di visibilità e partecipazione cittadina, rivelando come scelta vincente l'uso di uno spazio pubblico aperto e di stand espositivi. Nella Giornata dei Ragazzi e delle Ragazze: il gruppo giovani dell’associazione Agedo ha presentato un murales contro la discriminazione dal titolo “Antidiscrimination graffiti” ; l'associazione Il Mantello ha presentato una mostra di pittura che racconta il volontariato ed un videoracconto dal titolo “Filmiamoci”: storia di un gruppo di giovani che sconfigge l'apatia con il volontariato; l'associazione GVV ha presentato un canto mimato con videoproiezione “Insieme è più bello”; l'associazione VIP ha presentato “Sorriso story”: racconto teatrale semiserio di un'associazione; l'associazione Emergenza Sud ha presentato il video “Un giorno al contrario”: giovani e adulti invertono i ruoli nella quotidianità del volontariato; l'associazione Il Quartiere ha presentato uno scrapbook sulla vita dell'associazione ed un video racconto; l'associazione Arteinsieme ha presentato il video con live-performance musicale “Chiddavutri siamo noi: racconto con lucidità e musica il cinismo della mia quotidianità”; l'associazione AFIPRES ha presentato una video-live performance dal titolo “Cibo e Ritmo”: video performance con laboratorio di musica e cucina. Gli stand hanno suscitato la curiosità e l’interesse dei passanti che hanno avuto modo di avvicinarsi alle associazioni e conoscerle attraverso il materiale divulgativo proposto. Il salone-teatro utilizzato per le proiezioni e le live performance ha visto la presenza sia delle famiglie dei giovani artisti, creando un momento importante di socialità, sia di pubblico esterno a cui portare il messaggio di solidarietà delle varie associazioni. L'organizzazione della manifestazione finale ha potuto usufruire del costante supporto degli operatori Cesvop e della collaborazione spontanea degli abitanti del quartiere che hanno accettato di buon grado i piccoli disagi connessi all’evento. La manifestazione è stata un modello di alto valore interculturale e una dimostrazione di come le differenze possano convivere pacificamente in un clima festoso: all'interno del teatro e tra gli stand, c’erano persone di varie etnie, religioni, età, identità di genere, orientamento sessuale etc. Il progetto è stato fonte di arricchimento e confronto per tutte le associazioni; il doversi interfacciare per un progetto finale comune ha spinto tutti collaborare e ad assumere ruoli precisi e definiti per evitare confusioni od incongruenze nelle comunicazioni. Il dialogo e la collaborazione tra associazioni non si è esaurito con la fine del progetto ma continua tuttora".
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