“Tu sei tu e io ti amo per questo"

CIRSES
Tipologia
fascicolo o altra unità complessa
Consistenza
Scaletta .doc, Intervento di Amnesty .doc, presentazione doc, 4 fotografie jpg, locandina .jpg .pdf, 5 video usati durante l'evento .mp4
Datazione
Data (da):
17/11/2017
Data (a):
17/11/2017
Data (testuale):
2017 novembre 17 - 2017 novembre 17
Segnature
Segnatura:
AA_29_41
Identificativo di origine
cirses_units_586
Titolo
“Tu sei tu e io ti amo per questo"
Tipologia titolo
originale
Contenuto
La manifestazione si è collocata all’ interno delle iniziative che vengono svolte per celebrare il 20 novembre ogni anno il TDoR. Vista la vicinanza con il 25 novembre, giornata in cui si celebra la lotta alla violenza contro le donne, abbiamo scelto di fondere in un’unica iniziativa entrambe le giornate. Nella serata sono stati proiettati due o tre brevi filmati, sono state ascoltate testimonianze di genitori A.Ge.D.O. e interventi di: Associazione Svolta Donna di Rivoli, Amnesty International sezione di Rivoli, dott.ssa Mineccia del Centro CIDIGeM dell’ospedale Molinette, sig. Ballarin del Servizio LGBT della Città di Torino, Don Franco Barbero della Comunità Cristiana di base, di seguito dibattito con il pubblico. Una serata densa di emozioni dove le storie personali e i vari interventi hanno fatto capire, riflettere ed emozionare. Stefania Cartasegna ha letto la lettera di addio di Leelah Alcorn, l’adolescente suicida a 17 anni in quanto “la sua vita non sarebbe stata degna di essere vissuta perchè transessuale”. Don Franco Barbero, giovane sacerdote nel 1963 si è allontanato progressivamente dal magistero della Chiesa, con il chiaro convincimento che tra l’obbedienza alla gerarchia e quella a Dio vi è un profondo divario. Amnesty International ha illustrato la situazione globale relativa al riconoscimento dei diritti delle persone trans gender che nella maggior parte dei Paesi del mondo continua a destare gravi e diffuse preoccupazioni. Alda Cosola Presidente dell’associazione “Svolta donna” ricorda che il 25 novembre ricorre la giornata contro la violenza sulle donne, la più vergognosa violazione dei diritti umani e che purtroppo è un fenomeno di dimensioni allarmanti. Christian Ballarin del Servizio LGBT del Comune di Torino ha spiegato, fatto riflettere, “smontato”, le parole espresse liberamente dal pubblico in merito alle persone transessuali. Parole come pregiudizio, schifo, derisione, isolamento, disperazione, violenza, contro-natura, prostituzione, La famiglia di Giulia, Giulia e un’altra mamma, Elisa, hanno raccontato il loro vissuto, le loro emozioni. I genitori hanno riferito le loro preoccupazioni, la comprensione che la loro sofferenza era dovuta all’ignoranza, alla paura del giudizio della gente, alla loro omotransfobia nascosta ben bene sotto la facciata di persone emancipate. Poi con il tempo hanno acquistato consapevolezza, ci si libera dalle paure, ci si rinforza ed insieme affiora la voglia di protezione e di accompagnare il proprio figlio/figlia passo passo verso una rinascita. La loro testimonianza è per dire al mondo intero che i loro figli e tutti i figli/figlie trans non vogliono essere accettati ma semplicemente RISPETTATI. Infine la lettura di una lettera dalla voce della stessa mamma che ha sentito il bisogno di scrivere al suo bambino di 2 anni. Questa mamma ha realizzato quel salto culturale, quella rivoluzione che la nostra società è chiamata a fare. Questa lettera, che abbiamo pubblicato su Facebook, ha suscitato un interesse enorme più di 80000 visualizzazioni e 400 condivisioni: Le scarpe sbagliate.
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