DE&I nel lavoro: sempre più al centro nelle strategie per le risorse umane
Redazione
La valorizzazione delle differenze, l’equità e l’inclusione sono indispensabili all’azione di contrasto alle discriminazioni e alla disparità tra le persone. Questo processo è fondamentale per l’espressione delle esistenze, e lo è soprattutto sul luogo di lavoro.
Spingere e promuovere l’inclusione significa rendersi consapevoli, saper individuare le discriminazioni e quindi avere capacità di contrastarle.
Dal alcuni anni, anche in Italia, aziende, organizzazioni e università si sono mosse per definire, creare e realizzare un programma di trasformazione sociale, civile ed economico finalizzato all’equità, spostando l’attenzione alla pluralità delle esperienze e alla valorizzazione della molteplicità delle differenze per rendere gli ambienti di lavoro capaci di innovazione e crescita economica, oltre che benessere psicologico.
Il programma di revisione culturale che le aziende stanno adottando prevede una metodologia che coinvolge in primis l’ascolto delle esigenze delle persone e comprende l’analisi delle dinamiche e degli atteggiamenti delle persone sul posto di lavoro. Successivamente l’approfondimento e l’attuazione di pratiche rispettose, a partire dal linguaggio e dal comportamento non escludenti, generando alleanze tra persone, indipendentemente dalle loro caratteristiche, dalla loro identità e dai loro orientamenti.
La trasformazione, infatti, è possibile solo attraverso processi di coinvolgimento e di alleanza, in cui il riconoscimento delle discriminazioni è fondamentale, così come la presa di posizione e la partecipazione concreta ed attiva contro di esse.