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Piccola guida alle Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST)

Redazione

HIV

L’HIV (Virus dell’Immunodeficienza Umana) è un virus e si trasmette attraverso rapporti sessuali non protetti, scambio di siringhe, o da madre a figlio durante il parto. L’HIV è il virus che se non trattato causa l’AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita), una malattia che porta alla morte. Per proteggersi, è importante usare il condom o il femidom (preservativo femminile) durante i rapporti penetrativi, sia vaginali che anali.

 

Oltre agli strumenti di barriera, oggi esiste un modo molto efficace di proteggersi dall’HIV: la Profilassi pre Esposizione, più comunemente conosciuta come PrEP.

La PrEP, è una terapia farmacologica preventiva, e si utilizza qualora tu non riesca o preferisca non utilizzare il condom o senta di aver bisogno di maggior sicurezza.

Per richiederla, puoi rivolgerti a un* medico infettivolog* che te la può prescrivere. Oltre ai centri ospedalieri di malattie infettive, esistono ambulatori community-based che ti possono seguire per la PrEP, come i check-point.

La PrEP protegge solo dall’HIV, ma prevede un percorso di screening periodico per tutte le altre IST. In questo modo permette di proteggersi dall’HIV, e di poter curare tutte le altre IST.

 

Oltre alla PrEP esiste un’altra profilassi farmacologica per le emergenze, la Profilassi post ESPOSIZIONE (PEP). Si tratta di un trattamento farmacologico di emergenza che ha lo scopo di ridurre la probabilità di contagio dopo una possibile esposizione al virus dell’HIV. Consiste nell'assunzione di farmaci antiretrovirali per 28 giorni. Va iniziata entro 1-4 ore dall’evento e comunque non oltre le 48 ore.

E’ necessario recarsi quanto prima presso il Pronto Soccorso di un ospedale dove sia presente un medico infettivologo di guardia, dove verrà valutata l'eventuale indicazione per l'assunzione della PEP ed intrapreso il percorso appropriato.

 

Il test di screening è fondamentale per tutte le IST. Non è importante se tu sia positivo o negativo, ma è importante conoscere il proprio stato sierologico e l’unico modo per farlo è eseguire un test specifico di screening.

Per eseguire il test dell’HIV puoi recarti presso associazioni che offrono test rapidi, o nei centri MTS della tua città (ambulatori per la diagnosi e la cura delle infezioni sessualmente trasmissibili). È importante sottoporsi regolarmente al test dell’HIV, almeno due volte l’anno e comunque in base alle tue abitudini sessuali e al numero di partner.

 

Oggi dall’HIV non si può guarire, ma con i farmaci la vita di una persona HIV positiva sarà lunga tanto quanto quella delle persone HIV negative, e la persona non sarà più nemmeno infettiva per i propri partner.

Le persone HIV positive che prendono la terapia da almeno sei mesi, non avranno più particelle di virus nel sangue, nello sperma e nelle secrezioni vaginali, e pertanto non potranno trasmettere il virus attraverso rapporti sessuali: questo viene chiamato U=U, UNDETECTEBLE equals UNTRASMISSIBLE ovvero se l’HIV NON è RILEVABILE, l’infezione NON si può TRASMETTERE, nemmeno con rapporti non protetti. 

Una persona che vive con HIV oggi può vivere a lungo e in salute, vivere la propria sessualità senza possibilità di trasmettere il virus, programmare la propria vita, avere dei figli e partorirli naturalmente e in salute.

Non bisogna avere paura delle persone HIV positive, il pregiudizio, lo stigma e la discriminazione

portano all’isolamento e al peggioramento delle condizioni di salute.



 

EPATITI VIRALI

 

L’epatite A (HAV) è un virus che si trasmette per via oro-fecale e causa un’infezione, che va ad affaticare il fegato. Le vie di trasmissione più comuni sono mangiando cibi contaminati dalle feci, o attraverso contatto orogenitali con l’area anale. 

Dall’epatite A si guarisce, anche se talvolta è necessario un ricovero ospedaliero. Una volta guariti dall’epatite A si diventa immuni, ovvero non ci si può più infettare.

 

L’epatite B (HBV) è un virus che si trasmette per via sessuale, attraverso lo scambio di siringhe, o durante il parto da madre a figlio. Talvolta guarisce da sola (50% dei casi), ma se dovesse rimanere attiva, è molto pericolosa, andando a colpire il fegato e portando a cirrosi e cancro.

Fortunatamente esistono dei vaccini per l’epatite A e B per persone a maggior rischio di infezione, come gli uomini che fanno sesso con uomini (MSM). Tutte le persone italiane nate dal 1979 sono vaccinate per epatite B. Se non sei ancora vaccinato, chiedi informazioni al centro vaccinale del tuo territorio.

 

L’epatite C (HCV) è un virus che si trasmette principalmente attraverso lo scambio di sangue infetto, siringhe e talvolta per via sessuale, per esempio con il fisting. È un’infezione che quasi sempre si cronicizza e colpisce il fegato, creando problemi seri a lungo termine.

Oggi esistono dei farmaci molto efficaci per curare l’epatite C. Una volta guariti dall’epatite C, la si può prendere nuovamente. Pertanto è importante usare il condom per prevenire l’infezione, e usare siringhe sterili usa e getta, che non devono essere condivise. Lo stesso vale per tatuaggi e piercing, che devono essere fatti con strumenti sterili o monouso.

 

L’unico modo per sapere se hai contratto il virus delle epatiti è eseguire un test, e lo puoi eseguire presso i centri MTS della tua città.

 

MPOX (ex vaiolo delle scimmie)

 

Il Mpox è un’infezione di origine virale. Non si tratta di una vera e propria infezione a trasmissione sessuale, tuttavia la via di trasmissione principale sono i rapporti sessuali, ma anche per contatto diretto con le lesioni della pelle o delle mucose (bolle, ulcere, pustole, afte) o con oggetti che siano stati a contatto diretto con queste lesioni.

I sintomi sono bolle, ulcere, pustole o afte in qualunque parte del corpo, febbre, linfonodi ingrossati, fastidi o dolore nel canale anale o in gola.

Il tempo di incubazione è tra i 5 e i 21 giorni. In caso di contatto accertato con una persona positiva al Mpox, si raccomanda, anche in assenza di sintomi, l’auto-sorveglianza per almeno 21 giorni, e di rivolgersi a un medico o a un centro IST in caso di sintomi. Per una maggiore precauzione, si può ricorrere all’auto-isolamento o almeno all’astinenza sessuale, dato che PrEP e condom non sono efficaci a proteggerci.

 

Per proteggerci dall’Mpox è disponibile la vaccinazione per le persone a maggior rischio di contrarre l’infezione.

Per accedere alla vaccinazione controlla l’offerta vaccinale della tua regione.


 

L’HPV (Human Papilloma Virus)

 

L'HPV (Human Papilloma Virus) è un virus molto diffuso e contagioso.

Ne esistono più di 100 tipi diversi, la maggior parte sono innocui.

Perché allora preoccuparsene così tanto? Purtroppo alcuni ceppi di HPV sono molto pericolosi e possono portare allo sviluppo di una neoplasia (cancro). I ceppi più pericolosi sono il 16 e il 18 e sono la principale causa del cancro della cervice uterina, della vagina e della vulva, cancro del pene, cancro dell'ano/retto, cancro della bocca/faringe.

L'infezione avviene per contatto. L'HPV prolifera in alcune cellule della pelle o delle mucose e si può manifestare in forma differente: i condilomi (verruche genitali), che sono correlati ad alcuni ceppi di virus e sono benigni, e le atipie cellulari, correlate ai ceppi ad alto rischio oncogeno che possono progredire in cancro. L'unica terapia specifica in caso di condilomi è la rimozione chirurgica.

È molto importante la prevenzione attraverso la diagnosi precoce.

Il PAP-test è un test in cui si prelevano delle cellule dalla cervice uterina e si ricerca la presenza del virus o cellule anomale. E consigliato a tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, gratuito nei consultori e deve essere effettuato ogni 3 o 5 anni.

Per gli uomini invece la diagnosi precoce si può effettuare con una visita proctologica specifica, o dermatologica in caso di comparsa di condilomi.

 

La vaccinazione rimane la migliore arma per proteggerci dal Papilloma Virus. È offerta gratuitamente a ragazzi e ragazze dai 12 ai 15 anni, a MSM e sex workers dai 18 ai 45 anni e alle donne con una diagnosi di CIN1/2. Per accedere alla vaccinazione controlla l’offerta vaccinale della tua regione.

 

LE INFEZIONI BATTERICHE

 

SIFILIDE

La sifilide è un’infezione batterica che si trasmette per via sessuale. Il contagio avviene attraverso il contatto con le mucose (genitali, ano o bocca) di una persona infetta.

Per prevenire un’infezione da sifilide è importante utilizzare il condom nei rapporti sessuali.

Qualora dovessi notare nei genitali o in bocca una macchia rossa che non ti fa male, oppure delle macchie rosse diffuse sul corpo o sui palmi delle mani e dei piedi, rivolgiti subito a un centro MTS perché potrebbe trattarsi di sifilide.

Se non diagnosticata e curata, la sifilide può portare a dei danni permanenti. Pertanto è importante eseguire regolarmente un test di screening, che puoi effettuare presso le sedi associative o i centri MTS della tua città.

Dalla sifilide si guarisce con una terapia antibiotica specifica, ma purtroppo l’infezione si può prendere di nuovo.

 


 

CLAMIDIA, GONORREA e MYCOPLASMA

 

Clamidia e gonorrea e mycoplasma sono tre infezioni che si trasmettono per via sessuale. Il contagio avviene attraverso il contatto con le mucose di una persona infetta.

Per prevenire un’infezione da queste IST è importante utilizzare il condom. I sintomi possono essere bruciore a urinare, secrezioni più o meno dense dai genitali, o fastidio in zona ano-genitale.

Qualora avessi anche solo uno di questi sintomi, rivolgiti ai centri MTS della tua città per uno screening.

 

Molto spesso queste infezioni non danno nessun sintomo. In questo caso, qualora ti capiti spesso di non usare il condom per i rapporti penetrativi, è importante che tu ti sottoponga regolarmente a uno screening. Queste infezioni si curano tranquillamente con una terapia antibiotica specifica, è però importante non trascurarle per evitare danni permanenti.


 

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Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
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Omosessualità e stigmatizzazione in Italia: scandali, leggi e media 

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Nel 1962 un gruppo milanese – i Peos – incise un brano intitolato Balletti Verdi. Titolo e testo si ispiravano a un recente fatto di cronaca. Nell’ottobre 1960 la stampa italiana aveva dato grande spazio ad un’inchiesta riguardante l’organizzazione nel bresciano di “festini” a sfondo omosessuale dove, secondo i giornalisti, molti minori erano stati indotti alla prostituzione da adulti compiacenti. Nel giro di qualche settimana lo scandalo da locale divenne nazionale. La stampa iniziò a parlare di questa vicenda come lo “scandalo dei balletti verdi”.

La parola “balletto” veniva utilizzata come metafora per indicare la natura sessuale di tale caso, mentre l’aggettivo “verde” veniva impiegato non solo per indicare la giovane età dei ragazzi coinvolti nella vicenda, ma anche per sottolineare la natura omosessuale dello scandalo. Il colore verde, infatti, veniva spesso associato all’omosessualità, richiamo forse a un vezzo di Oscar Wilde, il quale era solito indossare un garofano verde sul bavero della giacca.

Il fatto che lo scandalo fosse scoppiato non in una grande città, bensì in una realtà provinciale, rese la vicenda ancora più accattivante. I “balletti” vennero visti come un chiaro segnale di come l’omosessualità si stesse pericolosamente diffondendo persino in comunità considerate immuni da tali “pratiche”.


 

Asessualità
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