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Coming out e Outing

Redazione

DEFINIZIONE

 

Cosa significa "fare coming out"?

Coming out  in inglese  è l’abbreviazione della frase coming out of the closet,  significa “uscire dal ripostiglio”, “uscire fuori”. 

Il coming out si riferisce alla decisione delle persone LGBTQ di dichiarare il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere ad altre persone.

Il coming out è una cosa molto personale e diversa per ognuno.

Il coming out è un processo. Spesso il primo passo è il coming out con se stessi,  quando si riconosce il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere e si comincia ad accettarlo. Poi si può decidere di dirlo alla famiglia, agli amici e alle persone della propria comunità, a volte immediatamente, altre in tempi diversi. 

Si può decidere di essere aperti con alcune persone della propria vita, ma non con altre.

Per le persone LGBTQ il coming out non  si fa una volta sola. 

Poiché molte persone danno per scontato che tutti quelli che incontrano siano etero e cisgender, il coming out è un processo costante. Ogni volta che una persona con identità LGBTQ incontra qualcuno di nuovo (amici, colleghi di lavoro, infermieri e medici, ecc.), deve decidere se, quando e come fare coming out. 

Questo può essere emotivamente molto stressante e far sentire le persone LGBTQ in condizione di vulnerabilità e di doversi confrontare continuamente con il rischio di reazioni negative o discriminatorie.

La scelta di fare coming out o meno dipende dalle circostanze ed è sempre una scelta insindacabile delle persone che non va mai giudicata. 

In certe situazioni le persone LGBTQ si possono decidere di non fare coming out per timore di perdere il sostegno emotivo o finanziario della famiglia, essere in pericolo fisico, rischiare di essere discriminate sul posto di lavoro.

Per le persone trans e gender non conforming il coming out può non essere una scelta perché la loro identità a volte è immediatamente visibile agli altri. 





 

COMING OUT SUL LAVORO

 

Conosci qualcuno che ha fatto coming out sul posto di lavoro?

 

Secondo i dati Istat solo una persona LGBTQ su quattro decide di dichiarare la propria identità sul posto di lavoro.

Questo dato evidenzia che la cultura del silenzio esistente in molti luoghi di lavoro impedisce ai lavoratori LGBTQ di costruire un’identità lavorativa che includa la loro identità e impedisce alle organizzazioni di raggiungere il proprio obiettivo di essere luoghi di lavoro totalmente inclusivi. 

 

Come creare un clima favorevole alla possibilità delle persone LGBTQ di fare coming out sul posto di lavoro?


 

  • Cercare di non dare per scontato che tutte le persone siano eterosessuali, per esempio usare un linguaggio neutro quando si parla di possibili partner o della vita privata di colleghi e colleghe. 

 

  • Favorire un clima aperto e rispettoso delle diversità, censurare comportamenti omofobici o transfobici anche se si tratta di commenti “scherzosi” o pettegolezzi

 

  • Sfatare dei falsi miti, come per esempio che le persone LGBTQ preferiscano rimanere “velate” e che affrontare apertamente il tema dei diritti LGBTQ non sia pertinente al contesto lavorativo 


 

Il termine outing, seppure sui media sia usato in modo intercambiabile a coming out, non è un sinonimo.

 

Quante volte abbiamo sentito dire in televisione e sui giornali che quel tale personaggio famoso ha fatto “outing”? 

Purtroppo, si tratta di un errore molto diffuso.

 

Per outing si intende la rivelazione deliberata o accidentale dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere di una persona LGBTQ senza che questa abbia scelto o consentito di farlo.

 

Il genere e la sessualità sono aspetti estremamente personali e per alcune persone, privati. 

Le persone devono poter scegliere di fare coming out secondo i propri tempi. 

Alcune scelgono di non fare mai coming out o di condividere alcune parti della loro vita solo con poche persone di fiducia. 

Esponendo queste informazioni private, si fa un danno che può avere effetti molto negativi. L'outing può essere doloso o accidentale, ma in qualsiasi modo avvenga, toglie a una persona l'autonomia di dire al mondo come si identifica, la priva del diritto alla privacy e può avere ripercussioni difficili da gestire nella vita sociale, familiare, religiosa, personale e lavorativa.


 

Esempi:

  • L'outing di una persona può accadere in molti modi diversi. Può essere casuale come dire che il vostro collega ha un fidanzato durante la pausa caffè, o pubblico come diffondere le foto di un politico che bacia il suo amante segreto. 

 

  • Un altro esempio può essere condividere sui social network foto che rivelino l’orientamento o l’identità di una persona senza il suo consenso.



 

Cose da tenere in considerazione per evitare comportamenti inopportuni:

 

  • Il modo migliore per evitare di fare accidentalmente outing è chiedere direttamente a una persona che sappiamo essere LGBTQ con chi si è dichiarata e se è out senza darlo mai per scontato.

 

  • Se qualcuno si dichiara a voi, non è detto che l’abbia fatto con tutti.

 

  • Spesso le persone si dichiarano in fasi successive o in determinate aree della loro vita. Forse tutti i loro amici lo sanno, ma non l'hanno ancora detto alla famiglia. È possibile che lo sappiano tutti, tranne i colleghi ecc.

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Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
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La parola “balletto” veniva utilizzata come metafora per indicare la natura sessuale di tale caso, mentre l’aggettivo “verde” veniva impiegato non solo per indicare la giovane età dei ragazzi coinvolti nella vicenda, ma anche per sottolineare la natura omosessuale dello scandalo. Il colore verde, infatti, veniva spesso associato all’omosessualità, richiamo forse a un vezzo di Oscar Wilde, il quale era solito indossare un garofano verde sul bavero della giacca.

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