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I vantaggi dell’inclusione per l’ambiente lavorativo (esempi, dati, statistiche)

Redazione

Il principale vantaggio che le aziende inclusive registrano sicuramente è un miglioramento della performance, che è scomponibile in ulteriori vantaggi ad esso direttamente correlati quali:  

 

  1. Incremento del fatturato;

  2. Capacità di attrarre i talenti migliori

  3. Innovazione e creatività

 

Le aziende che investono in politiche di Diversity equity e inclusion fatturano circa un + 23% rispetto alle aziende che non lo fanno. 

Ma perché le aziende che curano i valori inclusivi fatturano di più?

Le aziende che si preoccupano di includere le persone creano quella che viene definita appartenenza. L’'appartenenza fa sentire le persone riconosciute e apprezzate per ciò che sono e le rende consapevoli delle proprie potenzialità. Un’azienda che riconosce alle persone il loro talento unico le valorizza e le rende consapevoli di quanto il contributo di ciascuna di esse sia importante per il raggiungimento degli obiettivi comuni. In un’azienda simile le persone generano gratitudine e volontà di contribuire, si abbassa il livello di turnover e cresce la partecipazione positiva al progetto comune.

Nelle aziende non inclusive le persone di solito spendono il 30% delle proprie energie a preoccuparsi di nascondere la propria omosessualità, la propria disabilità, la propria origine etcnica, cercando di apparire quello che non sono, sottraendo così energia al lavoro e perdendo entusiasmo per un’aziedna da cui non si sentono apprezzate.


 

Secondo ulteriori ricerche, Cloverpop 2019, le aziende che hanno team diversificati prendono decisioni migliori per più 87% in particolare:

  • Un team composto da soli uomini prende una decisione corretta al 58%

  • Un team in cui c’è diversità di genere prende decisioni corrette al 73%

  • Un team in cui c’è diversità di genere e di età prende decisioni corrette al 80%

  • Un team in cui c’è diversità di genere, di età, di etnia prende decisioni corrette all 87%

 

La diversità è un grande valore che porta le persone a confrontarsi con punti di vista differenti dal proprio che rispecchiano culture diverse, modi di vedere le cose da prospettive differenti e con modalità di analisi dei problemi che spesso divergono dal proprio. Il confronto porta a d dover per forza analizzare il punto di vista altrui che spesso è distante dal nostro e ci porta ad abbracciare un modo di vedere le cose differenti. 

Prendere decisioni migliori crea vantaggio competitivo per l’azienda che si pone sul mercato in posizione di vantaggio rispetto ai propri competitor, in posizione di favore rispetto al proprio mercato di riferimento e agli stakeholders.


 

Perché un’azienda inclusiva è in grado di attrarre i talenti migliori? 

 

Essere un’azienda inclusiva che quindi non basa l'inserimento del personale su pregiudizi legati al genere, all’età o alla provenienza geografica delle persone, ma esclusivamente sul talento; inevitabilmente offre la possibilità all’azienda di attingere ad un più ampio bacino di candidati e candidate. Un altro fattore importante è quello relativo alle persone appartenenti alle generazioni più giovani che sono molto attente ai valori su cui le aziende basano la proprio brand awareness  e la propria strategia. Le persone appartenenti alle generazione Z sono infatti molto attente al rispetto dell’ambiente, al riconoscimento dei diritti umani e alla parità tra generi e le diverse etnie. 

 

Perché un’azienda inclusiva è più creativa e innovativa?

Il motivo è che quando si mettono intorno ad un tavolo persone con background differenti, che appartengono a gruppi sociali differenti, le idee che scaturiscono sono sicuramente rappresentative dei diversi gruppi a cui le persone appartengono e questo influisce molto sulla capacità dell’azienda e di conseguenza dei suoi prodotti, di rispondere alle esigenze del mercato in modo specifico.

Se un team di progettazione è composto da soli uomini, il prodotto difficilmente sarà in grado di incontrare e/o prevedere il bisogno e le aspettative delle consumatrici, perché nel trm di sviluppo non ci sono donne.

Un esempio concreto?

Quando il primo Apple Watch venne lanciato sul mercato, venne dato in pasto alla stampa e a tutti i media la rivoluzionaria App Salute al suo interno. Ahimè il team di progetto era composto da soli uomini; infatti all’interno dell’App salute, non era stato previsto il monitoraggio del ciclo mestruale. 

Apple si scusò e produsse subito un aggiornamento che si prendesse cura anche delle esigenze delle sue consumatrici. 

I mercati sono fatti di persone che a loro volta sono diversissime tra loro e rappresentano più linee di diversità; più i team sono inclusivi; maggiori saranno le possibilità per un team di rappresentare le linee di diversità presenti sul mercato.


 

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Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

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Omosessualità e stigmatizzazione in Italia: scandali, leggi e media 

Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

Nel 1962 un gruppo milanese – i Peos – incise un brano intitolato Balletti Verdi. Titolo e testo si ispiravano a un recente fatto di cronaca. Nell’ottobre 1960 la stampa italiana aveva dato grande spazio ad un’inchiesta riguardante l’organizzazione nel bresciano di “festini” a sfondo omosessuale dove, secondo i giornalisti, molti minori erano stati indotti alla prostituzione da adulti compiacenti. Nel giro di qualche settimana lo scandalo da locale divenne nazionale. La stampa iniziò a parlare di questa vicenda come lo “scandalo dei balletti verdi”.

La parola “balletto” veniva utilizzata come metafora per indicare la natura sessuale di tale caso, mentre l’aggettivo “verde” veniva impiegato non solo per indicare la giovane età dei ragazzi coinvolti nella vicenda, ma anche per sottolineare la natura omosessuale dello scandalo. Il colore verde, infatti, veniva spesso associato all’omosessualità, richiamo forse a un vezzo di Oscar Wilde, il quale era solito indossare un garofano verde sul bavero della giacca.

Il fatto che lo scandalo fosse scoppiato non in una grande città, bensì in una realtà provinciale, rese la vicenda ancora più accattivante. I “balletti” vennero visti come un chiaro segnale di come l’omosessualità si stesse pericolosamente diffondendo persino in comunità considerate immuni da tali “pratiche”.


 

Asessualità
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