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I Centri antidiscriminazione LGBT+: cosa sono e dove si trovano

Redazione

Milano: Casa Arcobaleno 

Casa Arcobaleno Milano è un progetto di Spazio Aperto Servizi in collaborazione con il Comune di Milano. 

Spazio Aperto Servizi è una cooperativa sociale che da circa 30 anni si impegna a dar voce e risposte ai bisogni delle persone in difficoltà, attraverso l’accoglienza abitativa e una rete di servizi socio-sanitari, educativi e assistenziali. 

Casa Arcobaleno è un luogo che accoglie i giovani respinti dalle famiglie di origine per il loro orientamento sessuale, l'identità di genere o per il percorso di transizione avviato.

mail: casa.arcobaleno[@]spazioapertoservizi.org - sito web: https://www.spazioapertoservizi.org/casarcobaleno/

 

Torino: ToHousing

TO HOUSING è il nuovo co-housing sociale a Torino che accoglie le persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) in difficoltà e in condizioni di estrema vulnerabilità.
Prima esperienza con queste caratteristiche in Italia, TO HOUSING può accogliere fino a 24 ospiti in 5 appartamenti di proprietà ATCnon destinati alle graduatorie per le case popolari.

Il progetto nasce per rispondere all’emergenza abitativa ma anche per attivare, proprio a partire da un bisogno primario e fondamentale come la casa, percorsi di reinserimento sociale.

Vengono accolti giovani allontanati dalle famiglie di origine a causa dell’orientamento sessuale; migranti e rifugiati omosessuali, anziani LGBTI in condizione di solitudine o povertà, persone transessuali e transgender.

mail: tohousing[@]quore.org - sito web https://www.quore.org/to-housing-accoglienza-lgbtqi/

Roma: Refuge Lgbt

Il progetto Refuge LGBT nasce da una idea di Gay Center / Gay Help Line nel 2007, durante il meeting europeo dei numeri verdi antiomofobia a Parigi, tramite l’incontro con l’associazione francese Le Refuge, che da molti anni gestisce le case famiglie per giovani LGBT vittime di discriminazioni. Nel 2012 Gay Center ottiene  in disponibilità una struttura per progettare la casa famiglia. Il 13 luglio 2016 il progetto viene finalmente avviato. 

mail: info[@]gayhelpline.it | sito web: https://gayhelpline.it/refuge/

Padova: Centro antidiscriminazione Spolato

Il Centro Spolato fornisce protezione, aiuto e sostegno concreti a persone LGBT+, vittime di discriminazioni, maltrattamenti, violenze e abusi. E' un servizio del Comune di Padova dedicato a Mariasilvia Spolato, padovana eccellente, pioniera nei diritti LGBT+

mail info@centrospolato.it | sito web: https://www.centrospolato.it/

Napoli: Casa delle Culture 

Il centro polifunzionale antidiscriminazione è la prima struttura comunale del sud Italia finalizzata ad attività volte alla tutela, protezione e assistenza delle persone LGBTQI+ ed è casa di accoglienza per chi si trova in emergenza abitativa o in condizioni di disagio socioeconomico.

Il progetto, voluto dal Comune di Napoli, è finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali e dal Dipartimento per le Pari Opportunità – UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

mail: casaculture@arcigaynapoli.org

Reggio Emilia: Arci Gay Reggio Emilia

Arcigay Gioconda è un associazione che dal 1996 lotta contro la discriminazione e il pregiudizio verso le persone LGBTI+ e migranti,promuovendo occasioni di socializzazione e confronto nel territorio della provincia di Reggio Emilia.

mail info@arcigayreggioemilia.it


 

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Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

DALL·E 2023-11-27 12.13.17 - An illustrative and historical scene capturing the essence of the 1960s in Italy, from the Balletti Verdi to Lavorini. The image depicts a lively and .png

Omosessualità e stigmatizzazione in Italia: scandali, leggi e media 

Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

Nel 1962 un gruppo milanese – i Peos – incise un brano intitolato Balletti Verdi. Titolo e testo si ispiravano a un recente fatto di cronaca. Nell’ottobre 1960 la stampa italiana aveva dato grande spazio ad un’inchiesta riguardante l’organizzazione nel bresciano di “festini” a sfondo omosessuale dove, secondo i giornalisti, molti minori erano stati indotti alla prostituzione da adulti compiacenti. Nel giro di qualche settimana lo scandalo da locale divenne nazionale. La stampa iniziò a parlare di questa vicenda come lo “scandalo dei balletti verdi”.

La parola “balletto” veniva utilizzata come metafora per indicare la natura sessuale di tale caso, mentre l’aggettivo “verde” veniva impiegato non solo per indicare la giovane età dei ragazzi coinvolti nella vicenda, ma anche per sottolineare la natura omosessuale dello scandalo. Il colore verde, infatti, veniva spesso associato all’omosessualità, richiamo forse a un vezzo di Oscar Wilde, il quale era solito indossare un garofano verde sul bavero della giacca.

Il fatto che lo scandalo fosse scoppiato non in una grande città, bensì in una realtà provinciale, rese la vicenda ancora più accattivante. I “balletti” vennero visti come un chiaro segnale di come l’omosessualità si stesse pericolosamente diffondendo persino in comunità considerate immuni da tali “pratiche”.


 

Asessualità
Redazione

DALL·E 2023-11-29 11.26.40 - An illustrative image showing a diverse group of people gathered in a natural setting, highlighting the theme of asexuality. The scene includes a pers.png

L'asessualità: una sfumatura dell'orientamento sessuale da comprendere e rispettare