Leggi tutti gli articoli

OMOLESBOBITRANSFOBIA

Alessio Ponzio

Omofobia, bifobia, transfobia sono termini utilizzati per descrivere l’avversione nei confronti di persone che sono, o sono percepite quali, omosessuali, lesbiche, bisessuali, transgender.

L’omolesbobifobia può assumere diverse forme: insulti, battute, domande invadenti o ostili, minacce di "outing", contatti fisici indesiderati, bullismo e violenza. Essa, inoltre, può avvenire verbalmente, per iscritto, di persona o virtualmente.

Si traduce solitamente in stigma socio-culturale, ma può anche essere supportata da leggi e provvedimenti esplicitamente discriminatori: leggi che criminalizzano le relazioni tra persone dello stesso genere; leggi che impediscono matrimonio, unione civile o partnership tra persone dello stesso genere; leggi che ostacolano genitorialità e adozione; leggi che vietano alle persone LGBT+ di svolgere il servizio militare; leggi che discriminano nell’ambito lavorativo e abitativo; leggi, in sostanza, che impediscono alle persone LGBT+ di essere se stesse e vivere come cittadine e cittadini con pieni diritti. 

 

Decriminalizzazione dell’Omosessualità

La decriminalizzazione dell’omosessualità è un fenomeno piuttosto recente in diversi paesi del mondo. Nei decenni successivi al secondo conflitto mondiale, durante gli anni della cosiddetta Guerra fredda, le leggi contro l'omosessualità vennero applicate con maggiore rigidità negli USA e in diversi paesi dell’Europa occidentale.

Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta l'omosessualità cominciò ad essere de-medicalizzata e, soprattutto, depenalizzata in diversi paesi: Inghilterra e Galles (1967; in Scozia e Irlanda del Nord si dovette attendere fino a 1981 e 1982 rispettivamente), Germanie (Est 1968; Ovest 1969), Canada (1969) e Austria (1971).

A partire dagli anni Sessanta, le leggi anti-sodomia iniziarono ad essere abolite in un crescente numero di stati USA (uno dei primi stati a depenalizzare l’omosessualità fu l’Illinois nel 1962, uno degli ultimi il Maryland nel 1999). Comunque, solo nel 2003, la Corte Suprema degli Stati Uniti stabilì che le leggi anti-sodomia ancora presenti in alcuni stati erano incostituzionali. Da quell’anno, dunque, l’omosessualità venne effettivamente depenalizzata a livello federale.

 

Ancora Reato

La Russia di Putin nel 2012 ha emanato una legge che criminalizza l'educazione alle tematiche LGBT+, definendola "propaganda gay". In sostanza la legge vieta di presentare ai minori l'omosessualità come “normale” e/o “naturale”.

 La legge ha trasformato la comunità LGBT+ russa in nemico dello stato e ha fomentato un'ondata di violenza da parte di diverse organizzazioni ultraconservatrici. 

Nel 2023 l’omosessualità è ancora reato, ufficialmente, in 64 paesi. 

La pena di morte contro gli omosessuali è ancora prevista in sette stati: Brunei, Iran, Mauritania, Nigeria, Arabia Saudita, Uganda e Yemen. L’Uganda è l’ultimo paese ad aver introdotto la pena capitale contro gli omosessuali nel 2023. 

Ad oggi, le Mauritius sono l'ultimo paese ad avere depenalizzato l’omosessualità il 4 ottobre 2023.

A livello intergovernativo e nelle Nazioni Unite la lotta alla omobitransfobia sta ricevendo un'attenzione senza precedenti. L'Assemblea generale e il Consiglio per i diritti umani dell’ONU, assieme all'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani hanno ripetutamente richiamato l'attenzione sulla necessità di proteggere le persone LGBT+ dalla violenza e dalla discriminazione.

La maggior parte delle organizzazioni internazionali per i diritti umani, come Human Rights Watch e Amnesty International, continuano a condannare e a chiedere l’abrogazione delle leggi che rendono reato le relazioni omosessuali tra adulti consenzienti. 

 

IDAHOBIT

A partire dal 2004 viene celebrata in tutto il mondo, il 17 maggio, la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia (o IDAHOBIT, International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia). Tale ricorrenza è promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l'Omofobia e la Transfobia ed è riconosciuta dall'Unione Europea e dalle Nazioni Unite.

Scopo della giornata è promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omobitransfobia. Creatore della giornata è stato l’attivista francese Louis-Georges Tin il quale ha voluto celebrare in questo modo la decisione presa il 17 maggio 1990 da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

A partire dal 2009, data la maggiore attenzione nei confronti della crescente transfobia, la giornata ha cambiato nome: da IDAHO e IDAHOT.

Dal 2015, con l’inclusione anche della bifobia negli obiettivi della campagna antidiscriminazione, l’acronimo è divenuto IDAHOBIT.

Continua la navigazione

Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

DALL·E 2023-11-27 12.13.17 - An illustrative and historical scene capturing the essence of the 1960s in Italy, from the Balletti Verdi to Lavorini. The image depicts a lively and .png

Omosessualità e stigmatizzazione in Italia: scandali, leggi e media 

Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

Nel 1962 un gruppo milanese – i Peos – incise un brano intitolato Balletti Verdi. Titolo e testo si ispiravano a un recente fatto di cronaca. Nell’ottobre 1960 la stampa italiana aveva dato grande spazio ad un’inchiesta riguardante l’organizzazione nel bresciano di “festini” a sfondo omosessuale dove, secondo i giornalisti, molti minori erano stati indotti alla prostituzione da adulti compiacenti. Nel giro di qualche settimana lo scandalo da locale divenne nazionale. La stampa iniziò a parlare di questa vicenda come lo “scandalo dei balletti verdi”.

La parola “balletto” veniva utilizzata come metafora per indicare la natura sessuale di tale caso, mentre l’aggettivo “verde” veniva impiegato non solo per indicare la giovane età dei ragazzi coinvolti nella vicenda, ma anche per sottolineare la natura omosessuale dello scandalo. Il colore verde, infatti, veniva spesso associato all’omosessualità, richiamo forse a un vezzo di Oscar Wilde, il quale era solito indossare un garofano verde sul bavero della giacca.

Il fatto che lo scandalo fosse scoppiato non in una grande città, bensì in una realtà provinciale, rese la vicenda ancora più accattivante. I “balletti” vennero visti come un chiaro segnale di come l’omosessualità si stesse pericolosamente diffondendo persino in comunità considerate immuni da tali “pratiche”.


 

Asessualità
Redazione

DALL·E 2023-11-29 11.26.40 - An illustrative image showing a diverse group of people gathered in a natural setting, highlighting the theme of asexuality. The scene includes a pers.png

L'asessualità: una sfumatura dell'orientamento sessuale da comprendere e rispettare