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Esempi concreti di linguaggio inclusivo

Redazione

Perché è importante utilizzare il Linguaggio Inclusivo? 

Il linguaggio trasmette il nostro modo di vedere e di percepire le cose, soprattutto esprime ciò che noi sentiamo nei confronti delle altre persone. 

Di conseguenza: usare un LINGUAGGIO INCLUSIVO CREA CULTURA INCLUSIVA poiché ne veicola i valori.

Il linguaggio inclusivo è più EFFICACE perché riesce ad essere RILEVANTE per ciascuna persona a cui si riferisce. 

Usando LE PAROLE GIUSTE possiamo far sentire incluse  nel nostro discorso tutte le persone a cui stiamo parlando; al contrario, usando un linguaggio  escludente, trasmetteremo  considerazione solo a quelle persone a cui le parole usate si  rivolgono di preciso. 

 

Facciamo un esempio

Se durante la cerimonia di fine anno, la persona incaricata in azienda del discorso di chiusura dice “Un grazie particolare ai nostri uomini che hanno contribuito al successo di quest’anno”

Pensi che le donne si sentiranno rilevanti rispetto al successo raggiunto? 

Basta dire “Un grazie particolare ai nostri uomini e alle nostre donne che hanno contribuito al successo di quest’anno”, per far sì che tutte le persone si sentano parte del successo e parte di una squadra. Non è poi così difficile, no?

 

Il linguaggio inclusivo dà una visione più ACCURATA di persone e situazioni.

Chi adotta un linguaggio inclusivo contribuisce a creare un clima che VALORIZZA le persone.

Parlare la maschile, ad esempio, contribuisce, inevitabilmente, a perpetuare un modello di società maschilista.

Ad esempio, Se ti dico : oggi incontro gli avvocati pensi ad un team composto da donne e uomini?

E se dico “Grazie a tutti i medici e i paramedici per il lavoro svolto” Pensi anche a delle donne?

Parlare solo al maschile, evoca modelli maschili e perpetua un modello maschile di società.

 

Ecco alcuni esempi di linguaggio inclusivo. 

 

Linguaggio NON inclusivo

Linguaggio INCLUSIVO

Da 1 a 10 quanto sei soddisfatto del nostro servizio?

Da 1 a 10 quanto ti soddisfa il nostro servizio?

Grazie per esserti registrato

Grazie per aver completato la registrazione 

Alla convention vieni con tuo marito /tua moglie?

Alla convention vieni in coppia?

Il tuo collega ti ha appena invitato ad un meeting

Hai ricevuto un invito ad un meeting 

Complimenti adesso sei idoneo alla promozione

Complimenti adesso puoi accedere alla promozione

Benvenuti

Vi diamo il benvenuto

Dobbiamo essere uniti

Dobbiamo fare squadra

Tutti i dipendenti sono invitati

Tutto il personale è invitato

Abbiamo conquistato nuovi clienti

Abbiamo acquisto nuova clientela 

Parcheggio per Handicappati

Parcheggio per persone con disabilità

Invitiamo i giornalisti alla conferenza

Invitiamo la Stampa alla conferenza

Oggi incontro i ragazzi del marketing

Oggi incontro il team del marketing

 


 

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Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

DALL·E 2023-11-27 12.13.17 - An illustrative and historical scene capturing the essence of the 1960s in Italy, from the Balletti Verdi to Lavorini. The image depicts a lively and .png

Omosessualità e stigmatizzazione in Italia: scandali, leggi e media 

Anni Sessanta. Dai Balletti Verdi a Lavorini
Alessio Ponzio

Nel 1962 un gruppo milanese – i Peos – incise un brano intitolato Balletti Verdi. Titolo e testo si ispiravano a un recente fatto di cronaca. Nell’ottobre 1960 la stampa italiana aveva dato grande spazio ad un’inchiesta riguardante l’organizzazione nel bresciano di “festini” a sfondo omosessuale dove, secondo i giornalisti, molti minori erano stati indotti alla prostituzione da adulti compiacenti. Nel giro di qualche settimana lo scandalo da locale divenne nazionale. La stampa iniziò a parlare di questa vicenda come lo “scandalo dei balletti verdi”.

La parola “balletto” veniva utilizzata come metafora per indicare la natura sessuale di tale caso, mentre l’aggettivo “verde” veniva impiegato non solo per indicare la giovane età dei ragazzi coinvolti nella vicenda, ma anche per sottolineare la natura omosessuale dello scandalo. Il colore verde, infatti, veniva spesso associato all’omosessualità, richiamo forse a un vezzo di Oscar Wilde, il quale era solito indossare un garofano verde sul bavero della giacca.

Il fatto che lo scandalo fosse scoppiato non in una grande città, bensì in una realtà provinciale, rese la vicenda ancora più accattivante. I “balletti” vennero visti come un chiaro segnale di come l’omosessualità si stesse pericolosamente diffondendo persino in comunità considerate immuni da tali “pratiche”.


 

Asessualità
Redazione

DALL·E 2023-11-29 11.26.40 - An illustrative image showing a diverse group of people gathered in a natural setting, highlighting the theme of asexuality. The scene includes a pers.png

L'asessualità: una sfumatura dell'orientamento sessuale da comprendere e rispettare